𝐋’π„π’π„π‘π‚πˆπ™πˆπŽ ππ‘π€π“πˆπ‚πŽ: 𝐋𝐀 π’π‚π”πŽπ‹π€ π„ππˆπ‚π”π‘π„π€

La scuola epicurea parte dal presupposto dottrinale che noi siamo infelici perchΓ© spesso, dominati dalle passioni, DESIDERIAMO BENI CHE NON È NECESSARIO DESIDERARE, e TEMIAMO MALI CHE NON È NECESSARIO TEMERE. Si tratta quindi di desideri e timori esagerati e non giustificati, che ci creano continue ansie e preoccupazioni e ci rendono infelici. La terapia filosofica consiste allora nell’imparare ad operare APPLICANDO CONTINUAMENTE LA REGOLA DI VITA FONDAMENTALE (kanΓ³n) dell’epicureismo, da tenere sempre β€˜a portata di mano’ (prΓ³cheiron). Essa afferma che per LIBERARCI DAI DESIDERI ESAGERATI, dobbiamo sempre distinguere tra desideri naturali e necessari (da perseguire sempre), desideri naturali e non necessari (cui al limite possiamo rinunciare), e desideri non naturali e non necessari (cui Γ¨ bene rinunciare). E afferma anche che possiamo LIBERARCI DAI TIMORI INGIUSTIFICATI, quali la paura della morte (perchΓ© quando noi ci siamo la morte non c’Γ¨, e quando la morte c’Γ¨ noi non ci siamo piΓΉ) o della collera degli dei (i quali nella loro eterna beatitudine certo non si curano di noi). In questo modo potremo raggiungere la guarigione dell’anima, l’assenza di turbamenti interiori (ataraxΓ­a), e L’UNICO VERO PIACERE: IL PIACERE DI ESSERE AL MONDO, il piacere di esistere, accompagnato da un sentimento di gratitudine verso tutte le cose. Si tratta quindi di giungere gradualmente ad un profondo cambiamento di prospettiva, mediante la continua MEDITAZIONE DELLA REGOLA FONDAMENTALE e un continuo ESERCIZIO INTERIORE DI ATTENZIONE (prosochΓ©) a noi stessi e a ciΓ² che ci accade qui e ora,. Va cercata deliberatamente la distensione e la serenitΓ : occorre che fissiamo deliberatamente lo sguardo sulle cose belle e piacevoli dell’esistenza, e che riconosciamo QUANTO È GRANDE E MERAVIGLIOSO IL PIACERE CHE POSSIAMO TROVARE NEL MOMENTO PRESENTE. In questo modo svilupperemo gradualmente una gratitudine profonda verso la vita, che in ogni suo istante puΓ² donarci gioia e felicitΓ  (eudaimonΓ­a), se sappiamo coglierle.

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